Dal 18 settembre al 31 dicembre 2021 si terrà a Napoli una meravigliosa mostra dedicata al famoso cantautore, chitarrista e compositore napoletano Pino Daniele. Si tratta di un progetto espositivo multimediale itinerante che partirà dal complesso di Santa Caterina a Formiello.
L’idea nasce con la collaborazione del figlio di Pino Daniele, Alessandro Daniele, e del fotografo Guido Harari, con l’obiettivo di rendere omaggio a questo indimenticabile artista che a cavallo degli anni Settanta e Ottanta, è stato uno dei musicisti più innovativi del panorama italiano.
Chitarrista di formazione blues, Pino Daniele, all’anagrafe Giuseppe Daniele, nasce a Napoli il 19 marzo 1955.
In oltre quarant’anni di carriera ha collaborato con numerosi artisti di prestigio e ha presenziato e suonato in molti palcoscenici di rilievo come al Festival di Varadero a Cuba e al teatro Olympia di Parigi.
La sua tecnica strumentale e compositiva è stata influenzata dalla musica rock, dal jazz di Louis Armstrong , dal chitarrista George Benson e soprattutto dal blues, in una sintesi fra elementi musicali e linguistici assai differenti, interpretati con vena del tutto personale e creativa.
La sua passione per i più svariati generi musicali (da Elvis Presley a Roberto Murolo) ha dato origine a un nuovo stile da lui stesso denominato “tarumbò”, a indicare la mescolanza di tarantella e blues, assunti come emblema delle rispettive culture di appartenenza.
Pino Daniele muore a Roma il 4 gennaio del 2015 e la sua scomparsa ha provocato forti risposte emotive soprattutto a Napoli, dove una folla di circa 100 000 persone si è riunita in Piazza del plebiscito la sera del 6 gennaio per commemorarlo cantando le sue canzoni.
Visitando la mostra a lui dedicata potrete ammirare, per la prima volta in mostra in grande formato, una serie di scatti iconici di Pino Daniele, realizzati dai fotografi che lo hanno seguito più da vicino nell’arco della sua brillante carriera. Un mix di immagini che hanno caratterizzato le copertine dei suoi dischi storici e di fotografie inedite, digitalizzate appositamente per la mostra. A cominciare da alcuni ritratti giovanili scattati da Lino Vairetti della band Osanna, per passare, seguendo uno sviluppo cronologico, alle immagini di Mimmo Jodice, Cesare Monti, Guido Harari, Luciano Viti e Giovanni Canitano.